• 23/11/2016

" Il Referendum è  una opportunità da cogliere, un primo passo verso una riforma più complessiva su cui vale la pena scommettere nonostante alcune criticità su cui peraltro sarà possibile intervenire in fase attuativa. Il tema su cui impegnarsi non sono solo le regole ma la necessità di animare una nuova stagione di partecipazione democratica”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Ernesto Preziosi che oggi in conferenza stampa a Montecitorio ha presentato il documento dell’Associazione di amicizia politica ‘Argomenti 2000’. Presenti, in rappresentanza dell’Associazione, Rita Visini, assessore alle Politiche Sociali, Sport e Sicurezza della Regione Lazio e Carlo Rossini, sindaco di Todi. 

“In vista del Referendum del 4 dicembre – ha spiegato Preziosi -  “Argomenti2000”, associazione di amicizia politica, promuove numerose iniziative. L’Associazione collega persone provenienti da diverse associazioni e percorsi di impegno sociale, ecclesiale, culturale e politico”. 

“Il documento – hanno illustrato i rappresentanti dell’ Associazione - passa in rassegna i principali punti della Riforma e considera alcune criticità su cui si ritiene si possa intervenire nella fase attuativa attraverso proposte, fin d’ora segnalate e che in più di un caso saranno oggetto di specifiche iniziative legislative parlamentari e di dialogo con il Governo. Si tratta di interventi correttivi e integrativi che, una volta individuati, possono essere utili sia nel caso di approvazione della riforma da parte del referendum popolare, agendo in questo caso sulle leggi attuative, sia in caso di bocciatura, indicando ad esempio come sia possibile raggiungere gli stessi scopi proposti nella riforma, con provvedimenti anche non costituzionali che possono avere gli stessi effetti andando nella direzione di una sostanziale riforma delle istituzioni. 

“La fase referendaria – hanno proseguito - è quindi solo un passaggio, cui deve far seguito un impegno continuativo. Lo sguardo positivo sulla riforma insieme alla preoccupazione espressa e la volontà di intraprendere un’azione che investe fin d’ora sulla fase attuativa sono fondati sulla convinzione che sia necessario favorire e sostenere, anche per questa via, l'uscita del nostro Paese dalla fase di transizione e di crisi democratica. Ciò sarà possibile anche se – hanno concluso -  un numero esteso di cittadini sarà aiutato ad individuare il vero oggetto del quesito referendario: il futuro della democrazia politica e la fisionomia stessa della Repubblica”.