• 29/09/2016

Prima era la data, poi il titolo. Quando gli argomenti scarseggiano, si arriva ai pretesti.

“Grillo attacca oggi il titolo scelto per la riforma costituzionale, divenuto in base alla legge 352/1970, anche l’oggetto del quesito referendario. Come sappiamo, non c'è alcuna discrezionalità: il titolo è meramente ed unicamente descrittivo del contenuto della legge ed è stabilito all'inizio dell'iter legislativo.

Il fatto è che quando si parla dei contenuti - e il quesito li riepiloga efficacemente - risulta difficile spiegare la contrarietà a una politica meno costosa e istituzioni più efficienti. Soprattutto se ci hai costruito su la tua fortuna politica. Tant'è che in quel titolo nessuno mai ha trovato qualcosa di sbagliato: tra 84 milioni di emendamenti nemmeno uno chiedeva di modificarlo”.

Lo scrive in un post su Facebook Ettore Rosato, Presidente dei deputati Pd.