• 15/06/2016

Sarà emesso nel centenario della nascita

"Teresio Olivelli è un partigiano cattolico, combattente per la libertà e la democrazia, esempio di eroico altruismo e umanità, che ha sacrificato la propria vita per amore dei fratelli più deboli e bisognosi. Siamo dunque orgogliosi che la memoria di questa figura, profondamente legata al territorio comasco e lecchese, possa rimanere viva anche attraverso l'emissione di un francobollo commemorativo nel centenario della sua nascita, una richiesta che da tempo avevamo avanzato al Ministero". Lo dichiarano Mauro Guerra e Veronica Tentori, deputati del Partito democratico.

“Il riconoscimento dell'alto valore della figura di Teresio Olivelli – spiegano - nato a Bellagio (Co) il 7 gennaio 1916, di madre valsassinese, ufficiale degli alpini, morto nel 1945 nel campo di concentramento di Hersbruck (Germania) nel tentativo di difendere un compagno di prigionia, è tale da essere stato, nel dicembre 2015, dichiarato venerabile da Papa Francesco che lo ha definito una luminosa figura di partigiano cattolico. Lo stesso Papa ha, inoltre, autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù ed è tutt’ora in corso il processo di beatificazione. Teresio Olivelli, oltre che della medaglia d’oro al valor militare, è stato insignito della medaglia d’oro della Resistenza ed è celebre per aver composto la preghiera Signore facci liberi, comunemente detta Preghiera del ribelle per amore”.

"L'appoggio all'iniziativa – proseguono Guerra e Tentori - è arrivato da ogni parte: circa cento colleghi parlamentari di ogni parte d'Italia e ogni parte politica hanno raccolto il nostro appello; il Comune di Tremezzina, nel quale si trova anche un monumento alla sua memoria e gli sono stati dedicati il parco comunale ed il cinema teatro parrocchiale, che ha promosso e formalizzato la domanda; l'Anpi provinciale di Como e di Lecco; il Comune di Cassina Valsassina, la cui piazza è intitolata a Teresio Olivelli con una lapide per ricordare, anche, che in Russia si era prodigato nel soccorrere i suoi commilitoni, fra cui numerosi proprio di Cassina".

"Una parte della nostra storia di libertà passa anche da qui. Crediamo che iniziative come questa siano importanti anche per mantenere viva la memoria della resistenza e dell'azione partigiana del territorio comasco e lecchese", concludono.