• 06/08/2014

Via libera alla pdl sul rientro dei capitali da parte della commissione Giustizia della Camera. Nel pomeriggio è stato infatti approvato il parere favorevole al testo messo a punto dalla commissione Finanze: “E’ un testo – spiega Donatella Ferranti, relatrice del parere – che, a differenza dello ‘scudo fiscale’, non comporta l’anonimato ma anzi presuppone attraverso una forma di autodenuncia la piena tracciabilità delle attività finanziarie e l’emersione di tutti i redditi occulti. In tal senso – sottolinea la presidente della commissione Giustizia – i benefici sul versante penale, ossia la non punibilità di reati meramente dichiarativi, e gli sconti sulle sanzioni tributarie si inquadrano con coerenza nelle linee guida tracciate dall’Ocse”.

La commissione Giustizia chiede però di riscrivere il reato di autoriciclaggio affinché “non siano puniti atti di mero godimento o trasparente disposizione dei proventi illeciti, ma solo quei comportamenti – si legge nel parere – che consistono in condotte artificiose, idonee ad ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa”. In pratica, “alla luce di quanto in audizione ci hanno riferito gli esperti e dei lavori delle commissioni Fiandaca e Garofoli – dice Ferranti – abbiamo individuato un denominatore comune nel ricondurre il reato di autoriciclaggio esclusivamente a condotte di ostacolo messe in atto da parte di chi ricicla in prima persona, evitando così il rischio di duplicare le pene per ciascun delitto suscettibile di generare proventi illeciti”.