• 05/08/2016

“Ora apprendiamo anche delle telefonate tra Paola Muraro e Salvatore Buzzi. Nulla di penalmente rilevante ma, a quanto riportato, Buzzi chiama la Muraro nel settembre 2013 per avere notizie su un affare che lo interessa e Muraro prontamente risponde e non su una questione che attiene ai suoi compiti in Ama. Alla consulenza in Ama per dodici anni per oltre un milione di euro, senza contare le altre con società del settore, al blitz nel tmb di Rocca Cencia di cui la Muraro grida insieme alla sindaca Raggi le condizioni inaccettabili dopo averne verificato il funzionamento per diecimila euro al mese fino a venti giorni prima, alla pretesa imposizione in diretta streaming all’allora ad Fortini di usare il tritovagliatore di Cerroni, si aggiungono oggi le pronte risposte della Muraro alla richiesta di informazioni di Buzzi. La sindaca Raggi non ne sapeva nulla? È stata ingannata da qualcuno? Il deputato M5s Vignaroli, che per di più è ancora membro della Commissione di inchiesta sui rifiuti, che sostiene fortemente la Muraro non ne sapeva nulla? Moltissimi sono gli elementi da chiarire ed è essenziale farlo perché la legalità e la trasparenza, quelle vere e non quelle gridate, sono indispensabili per garantire il buon funzionamento nella gestione dei rifiuti a cui i cittadini hanno diritto. Continuerà il nostro impegno nella Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti per fare massima chiarezza a partire dalla audizione della sindaca Raggi il prossimo 5 settembre”.

Così la deputata Dem, Stella Bianchi, componente della Commissione di inchiesta sui rifiuti.