• 14/11/2016

“La presentazione a Palermo del Rapporto sulla Regione siciliana da parte del Presidente della Commissione sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a esse correlate, Alessandro Bratti e dalla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi alla presenza del Ministro Orlando e del Procuratore Lo Voi, dovrebbe segnare un punto di non ritorno delle politiche di indirizzo regionali e le loro applicazioni comunali”. Lo dichiara Gea Schirò, deputata del Partito democratico.

“Più di un anno di lavoro della Commissione – continua - con audizioni e ispezioni, ha prodotto non solo un quadro approfondito dello stato dell'arte sul trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia ma ricostruisce analiticamente e cronologicamente le complicità e le omissioni della politica, dell'amministrazione, dell'imprenditoria con capitoli espressamente dedicati alle indagini e ai risultati di queste. Nonché al ruolo di supplenza che Prefetti e Magistratura hanno dovuto svolgere amministrando emergenze che sono diventate gestione ordinaria. A cominciare dalla discarica di Bellolampo, sopra Palermo,  dovremmo accettare il modello Acerra per risolvere parte del problema. Per la prima volta due Commissioni d'inchiesta hanno deciso di presentare il loro lavoro sulla gestione dei rifiuti congiuntamente alla Magistratura”.

“Adesso tocca a tutta la classe politica e amministrativa siciliana dare una risposta competente e onesta che guardi soltanto alla salute dei cittadini, alla sostenibilità del territorio e alla trasparenza delle procedure e della legislazione competente”, conclude.