• 10/07/2014

“Abbiamo concluso oggi l'esame in commissione Esteri del disegno di legge sulla cooperazione internazionale introducendo alcune modifiche al testo approvato in prima lettura al Senato che riguardano lo status fiscale delle ONG, la definizione dei volontari della cooperazione internazionale, l’esclusione dai soggetti della cooperazione di imprese o società che commerciano in armi. Soprattutto, abbiamo introdotto la possibilità di utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti come Istituzione Finanziaria per lo Sviluppo, cioè come ente pubblico che completi il nuovo sistema italiano della cooperazione con una banca di sviluppo che aiuti a promuovere iniziative di finanza per lo sviluppo. Si tratta di una modifica sostanziale, votata all'unanimità da tutti i componenti della commissione, che va a completare il sistema italiano della cooperazione, aggiungendo uno strumento che permetterà all'Italia di operare nel campo della finanza per lo sviluppo in accordo con le istituzioni europee e internazionali, che è la frontiera della cooperazione internazionale.

Speriamo che il percorso parlamentare prosegua in Aula con altrettanto impegno, continuando il dialogo con le forze di opposizione. Ci auguriamo che l'approvazione della legge si concluda al più presto, confermando la volontà di arrivare a una riforma definitiva della cooperazione non solo con le forze politiche che la hanno votata al Senato, ma di includere anche altre forze politiche che alla Camera hanno lavorato in commissione con spirito costruttivo. Abbiamo raccolto spunti e suggerimenti in un costante dialogo con le ONG e le organizzazioni del settore, confermando il percorso di confronto che ha contraddistinto già al Senato questa fase di riforma dell'assetto della cooperazione”. Così Lia Quartapelle, deputata della commissione Esteri, relatrice del provvedimento di riforma della cooperazione internazionale.