• 12/04/2016

«Con il voto di oggi, il Parlamento compie un passo storico e dà concretezza ad un impegno assunto di fronte al Paese, dando piena attuazione all’invito che il Presidente Napolitano ci rivolse all’indomani della sua rielezione al Colle». Lo dice la deputata del Partito Democratico, Maria Chiara Gadda, a margine della votazione in aula alla Camera sulla riforma costituzionale.

«L’avvio di questa legislatura è stato tutt’altro che semplice. Nessuno ad aprile 2013 avrebbe scommesso sulla capacità del Governo e del Parlamento di avviare un piano di riforme in grado di provare a cambiare così profondamente l’Italia. La modifica della seconda parte della Costituzione, per altro suggerita anche dai nostri padri Costituenti che già allora ne individuarono alcune criticità, si inserisce necessariamente in questo quadro. Con questo voto la classe politica fa il suo dovere, riformando se stessa in modo compiuto e organico» continua Gadda.

«Questa riforma rende più efficiente e solido il procedimento legislativo. La semplificazione delle regole non è legata alle sole economie di spesa, che pure esistono attraverso la riduzione del numero dei parlamentari, ma è profondamente legata all’efficienza e alla qualità di funzionamento delle Istituzioni. Il superamento del bicameralismo perfetto, e le nuove funzioni assegnate al Senato, vanno proprio in questa direzione ».

«A chi afferma che questo dibattito è stato superficiale e frettoloso, – prosegue la parlamentare dem – dico che non si registra nella storia della Repubblica una discussione così lunga ed approfondita, durata trenta mesi e passata attraverso sei letture parlamentari. Dopo il confronto, la discussione e la libera espressione di voto, in una democrazia compiuta si deve ad un certo punto decidere. Lo dico con il rispetto che meritano le forze politiche di opposizione, ma non credo che chi ha presentato ottantatré milioni di emendamenti abbia utilizzato le regole della democrazia per entrare in una seria discussione di merito».

«Il referendum che si svolgerà nei prossimi mesi, – conclude – darà ai cittadini la possibilità di esprimersi e confermare la bontà di questa riforma».