• 07/07/2014

“L’ultima, abnorme uscita di Grillo sulle riforme pare tanto l’atteggiamento di chi non aspettava che un pretesto per uscire da una situazione d’impasse. Quando si passa dalle urla al dialogo, Grillo non può far altro, lui sì, che far saltare il tavolo”. Lo dichiara Federico Gelli, deputato del Partito Democratico.

“La confusione nel M5S – spiega Gelli – regna sovrana. Qualcuno ha capito qual è la proposta elettorale di Grillo? In pochi mesi siamo passati dal Porcellum, al proporzionale, attraverso il Mattarellum, fino all’ultima versione, almeno per ora, del Complicatellum. Viene quindi il sospetto che l’atteggiamento di Grillo non sia altro che un modo per sottrarsi all’imbarazzo della confusione delle idee, perché per trattare bisogna averne almeno una chiara”.

“Dal momento che, comunque, nel M5S esistono persone, come Di Maio, che dimostrano l’apertura e la buona volontà necessaria a confrontarsi, auspichiamo che la linea costruttiva del movimento prevalga sullo sfascismo del leader, e risponda formalmente ai 10 punti del Pd sulla legge elettorale”, conclude il deputato democratico.