• 11/09/2015

''Il traguardo va raggiunto e presto. Sarebbe imperdonabile non riuscire a fare una buona riforma. Il Pd, proprio per il suo pluralismo, puo' riuscire dove altri si sono fermati''. Lo afferma Barbara Pollastrini, facente parte del gruppo istituzionale del Pd sulle riforme. ''Questa e' la volonta' del gruppo di lavoro istituzionale, dove ognuno esprime le proprie opinioni. Ma questo impegno non esaurisce un confronto politico piu' largo nei gruppi del Pd e con altri interlocutori politici''.

''Oggi ritengo che la questione essenziale sia quella di correggere un testo confuso che non premia la democrazia decidente e penalizza la democrazia rappresentativa'', prosegue la coordinatrice nazionale della componente cuperliana del Pd. ''Per quanto mi riguarda avrei preferito un nuovo Senato piu' simile al Bundesrat. E ritengo persino scontata l'obbligatorieta', che non esiste oggi, della presenza dei presidenti delle regioni, dei sindaci delle citta' metropolitane e il superamento della Conferenza Stato - Regioni. La riforma costituzionale e' parte di un trittico - legge elettorale, Titolo V e superamento del bicameralismo perfetto - che nel suo intreccio disegna un nuovo assetto dello Stato e della democrazia. Ecco perche' dobbiamo lavorare per trovare soluzioni avanzate e condivise'', conclude.