• 10/03/2015

La vice presidente della Camera nella sua newsletter settimanale:  Pd essenzialmente unito, nessun collegamento con la legge elettorale, ma insieme scioglieremo i nodi

“Un altro passo avanti verso un Parlamento più snello ed efficiente, verso rapporti tra Stato e Regioni più semplici e meno conflittuali, verso un assetto istituzionale più moderno ed efficace. 489 presenti, 482 votanti, 357 favorevoli, 125 contrari: con il voto di questa mattina alla Camera la riforma costituzionale supera un'altra tappa essenziale Ora tornerà al Senato con punti fondamentali non più modifilcabili e dunque verso la fine di un processo che si concluderà con il referendum. L'ultima parola la diranno infatti gli elettori che potranno con il loro voto confermare o smentire il lavoro del Parlamento.”.

Lo scrive la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, nella sua newsletter settimanale.

“Considero poi molto importante il fatto che, pur in presenza di opinioni differenti al nostro interno, il Pd si sia mostrato sostanzialmente unito.- continua -  Ho ritenuto e ritengo che su di noi, sul Pd, gravi la responsabilità di portare a termine il processo di riforma del Paese. Se non ora quando? Se non noi chi?”

“Non condivido quanti, nella nostra minoranza, collegano impropriamente la riforma costituzionale alla legge elettorale, come se il combinato disposto dei due provvedimenti producesse chissà quale svolta autoritaria.  Ci saranno comunque altri momenti per affrontare questa riflessione e credo che siano i Gruppi parlamentari a dover sciogliere i nodi-  conclude -, chiedendo a ciascuno e a tutti di lavorare per le fare le riforme e per costruire l'unità del PD”.