• 04/11/2015

“La risoluzione del PD approvata oggi all’unanimità in commissione Esteri dimostra che l’Italia è pronta a fare ancora di più per sostenere i Paesi più esposti all’emergenza umanitaria derivante dalla crisi siriana. E ciò a partire dal Libano, con cui l’Italia è storicamente legata da importanti rapporti commerciali e di cooperazione, e che malgrado il fragile contesto politico-istituzionale e le sue piccole dimensioni, accoglie oggi da solo più di un quarto dei rifugiati siriani. Un abitante su 3 in Libano è un rifugiato siriano, e a fronte di questi numeri, se abbiamo avviato un percorso di aiuto alla Turchia, dobbiamo fare ancora di più per il Libano”. Così la deputata PD Lia Quartapelle dopo l’ok alla risoluzione che impegna il Governo a rafforzare il programma italiano di reinsediamento dei profughi dal Libano e a aumentare le risorse della cooperazione internazionale per i programmi bilaterali e multilaterali di stabilizzazione protezione e assistenza umanitaria. “Servono infatti più risorse: l'appello ONU per i rifugiati in Libano è stato finanziato al 47% delle necessità per il 2015. La risoluzione approvata propone anche al Governo di “promuovere la creazione di un fondo internazionale per l'educazione dei minori rifugiati: circa la metà dei 450mila minori siriani rifugiati in Libano non va a scuola, e serve rimettere al centro delle priorità internazionali un impegno per restituire loro una vita normale, fatta anche di studio, anche per sottrarli al rischio di radicalizzazione al quale sono esposti. A fronte della più grande crisi umanitaria dal dopoguerra”, spiega la deputata Quartapelle, “l’Italia ha sempre sostenuto che la chiave fosse un atteggiamento di maggiore responsabilità e solidarietà nel gestire i flussi di rifugiati e la loro accoglienza. Questo vale nei rapporti tra gli Stati membri dell'Ue, quanto con i Paesi terzi e con le comunità che più di tutte stanno svolgendo un fondamentale ruolo di contenimento dell’emergenza. Di questo si è discusso nel quadro dell’ultima missione in Libano del Partito Socialista Europeo, in cui ho avuto modo di constatare sul campo gli sforzi e le difficoltà delle autorità libanesi e delle agenzie delle Nazioni Unite e delle Ong”, aggiunge Lia Quartapelle. “Con la risoluzione approvata, l’Italia si impegna a non lasciare soli questi attori, rafforzando anzi i programmi di aiuto e di reinsediamento dei profughi”.