• 05/07/2017

“I cittadini che intendono ristrutturare la propria abitazione o effettuare interventi che ne migliorino l’efficienza energetica hanno diritto ad una serie di agevolazioni fiscali, da cui sono esclusi, però, i proprietari di immobili residenti all’estero ed iscritti all’AIRE non assoggettati al pagamento dell'IRPEF”.  Lo afferma Alessio Tacconi, deputato del Pd eletto nella Circoscrizione Estero, annunciando che sull’argomento ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
“L’agevolazione – continua il deputato – consiste in una detrazione dall’Irpef prevista dall’articolo 16 bis del Testo Unico delle Imposte sui redditi, che, inizialmente determinata nel 36% delle spese sostenute per un ammontare non eccedente i 48.000 euro, è stata successivamente aumentata al 50% per interventi di ristrutturazione e al 65% per interventi di riqualificazione energetica entro limiti di spesa di 96.000 euro”.
“La legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016), ha prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno questi maggiori benefici fiscali, mentre sono state previste detrazioni nella misura del 70% o dell’80% della spesa sostenuta per l’adozione di misure antisismiche a seconda che, con gli interventi effettuati, si ottenga il passaggio ad una o a due classi inferiori di rischio sismico”.
“Tuttavia – prosegue ancora Tacconi – trattandosi di agevolazioni che vanno ad incidere sulla dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione dall’imposta dovuta, ne sono automaticamente esclusi da un lato i cosiddetti “incapienti”, i contribuenti cioè il cui debito nei confronti dello Stato è inferiore all’importo della detrazione, dall’altra  i cittadini Italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE che, nella maggior parte dei casi, non sono assoggettati all’Irpef”.
“Molti nostri connazionali emigrati posseggono in Italia un considerevole patrimonio immobiliare a cui annettono un enorme valore affettivo nonostante che la pesante tassazione e lo spopolamento di interi paesi, ne abbiano pressoché azzerato il valore di mercato. Proprio in virtù del legame che ancora li unisce al paese d’origine molti di loro, come ho spesso avuto modo di constatare nei miei frequenti incontri sul territorio, sarebbero interessati ad effettuare su tali immobili interventi di varia natura per il ripristino, la ristrutturazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e per la riqualificazione energetica, ma sono scoraggiati dalla mancanza di qualsivoglia incentivo fiscale”.
“Partendo da queste considerazioni – prosegue il deputato – ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze per sollecitare qualche altra forma di incentivo fiscale non collegato all’Irpef, e ho suggerito, in particolare, che per i cittadini “incapienti” e per quelli non soggetti all’Irpef, quali sono i cittadini AIRE, si preveda che le spese da essi sostenute per interventi di ristrutturazione, ripristino, e riqualificazione energetica siano esentate dall’IVA: a trarne beneficio non sarebbero solo i diretti interessati ma l’intera struttura produttiva del Paese con la sua industria delle costruzioni e delle attività connesse, che, come noto, rappresentano la filiera economica più importante sia per il contributo al PIL sia per il numero di soggetti occupati. Quale risultato non secondario - riflette infine Tacconi – si rinsalderebbe il legame che unisce le nostre comunità d’oltre confine al Paese a cui hanno dato molto e da cui hanno ricevuto poco”.