• 02/09/2016

“Nella raffica di dimissioni provocate dai cinque stelle a Roma sono ormai evidenti particolari sempre più inquietanti. Un mix di parentopoli, incapacità e pressioni di dubbia legalità. L’ormai ex dg di Atac Marco Rettighieri, un manager onesto e competente chiamato sette mesi fa a ripulire l’azienda, spiega di aver gettato la spugna per le pesanti e indebite ingerenze dell’assessore Meleo. La titolare dei trasporti sarebbe arrivata addirittura a chiedergli conto delle motivazioni del trasferimento  di un ingegnere Atac, Federico Chiovelli, iscritto al M5s e cugino dell’assessore alle politiche sociali del municipio XV. Meleo ha addirittura messo per iscritto di voler “valutare e vistare” preventivamente i provvedimenti dell’azienda”.

Così la deputata Dem, Stella Bianchi, componente della Commissione di inchiesta sui rifiuti.

“Dopo il no al piano industriale presentato da Atac, gli ormai famosi 18 milioni per la manutenzione della metro che continuano a non arrivare - aggiunge Bianchi - anche le pressioni a favore degli iscritti al M5S. Per non dire delle possibili forti sponde con sindacati autonomi come quello guidato da Micaela Quintavalle, sostenitrice della Raggi in campagna elettorale e fiera promotrice di scioperi che paralizzavano il trasporto pubblico a Roma. Ci sarebbe materiale per una gag teatrale del comico Grillo. Ma c’è poco da ridere. Questa farsa ha e avrà un prezzo altissimo che pagheranno i romani e tutto il Paese”.