• 06/09/2016

“Le faide interne e le gravissime bugie sulla Muraro indagata per reati ambientali stanno forse oscurando un fatto non meno importante, che fin da ora rischia di peggiorare moltissimo la vita quotidiana dei romani: a due mesi dall’insediamento, la giunta Raggi dimostra di non avere la più pallida idea di come gestire la Capitale. E il pochissimo che ha fatto, si è rivelato un disastro”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico e componente in Commissione sul Ciclo dei rifiuti.

“Dall’audizione di ieri – spiega – è emerso con chiarezza che sui rifiuti non esiste alcun piano e serve invece dare alla città gli impianti necessari a trattare i rifiuti se vogliamo evitare situazioni di emergenza. Non sappiamo se è dovuto a incapacità o distrazione visto che finora la principale preoccupazione dell’assessore Muraro pare essere stata nascondere l’indagine a suo carico ma di certo è preoccupante. Lo smaltimento dei rifiuti a Roma continua a reggersi su un equilibro fragile e molto precario e sarebbe davvero da sconsiderati pensare di averlo risolto con un miglioramento apparente registrato ad agosto, quando la città è vuota. I problemi iniziano ora e la stessa Raggi, che nel consiglio comunale straordinario sui rifiuti del 10 agosto ha parlato in modo aperto di rischio sanitario, lo sa bene. Perché non ha fatto nulla? Se dai rifiuti si passa ai trasporti, lo stato della città risulta altrettanto inquietante. Quella annunciata come operazione verità sui bus promossa dall’assessora Meleo, si è risolta nella cancellazione di 2744 corse, con i conseguenti, enormi disagi per migliaia di romani. Mancano i bus, mancano i pezzi di ricambio per ripararli, mancano ancora i 18 milioni necessari ad assicurare il servizio della metro ad autunno ma non sono mancate le forti attenzioni per gli spostamenti di personale in particolare di un iscritto al M5S parente di un assessore municipale”.

“Il risultato è che Roma è una città abbandonata a se stessa. La Capitale è troppo grande e troppo complicata per essere gestita con l’approssimazione e il dilettantismo grillino. O la Raggi inizia a fare il lavoro per cui è stata eletta o per i romani saranno guai seri”, conclude.