• 02/09/2016

“La vicenda già grottesca dell’amministrazione pentastellata a Roma si arricchisce di elementi non solo squallidi, ma di dubbia legalità”. Così Ileana Piazzoni, deputata del Partito democratico.

“Dopo le dimissioni di massa di ierioggi emergono i dettagli delle motivazioni che hanno spinto alla recessione dagli incarichi. Rettinghieri aveva parlato di insopportabili ingerenze, ma la lettera inviata dall’assessora Meleo, che chiede conto degli spostamenti del personale per “valutare e vistare”, è ben più di una ingerenza, soprattutto- spiega la deputata Dem -  se lo spostamento in questione riguardasse il cugino dell’assessora alle politiche sociali del movimento 5 stelle del XV municipio”.

“È vero che la giunta Alemanno aveva già portato in Campidoglio la pratica del familismo, tanto da scatenare diffuse parentopoli nelle partecipate comunali, ed è anche vero che Virginia Raggi a quell’amministrazione ha mostrato vicinanza, ma i 5 stelle hanno fatto credere agli elettori di essere diversi. Anche questo comportamento è previsto da contratto degli amministratori con la Casaleggio Associati? Evidentemente – conclude Piazzoni - il  “tengo famiglia” supera l’invocata onestà per brillare alla luce delle 5 stelle”