• 27/01/2017

Magistratura faccia luce su fatti di Modena

“Desta sconcerto e allarme la notizia di reato contestata dagli inquirenti ai due dirigenti della sigla sindacale ‘Sì Cobas’, con relativi provvedimenti cautelari. Attendiamo naturalmente che la magistratura faccia il proprio dovere accertando la verità. I fatti contestati, pur nella loro inaudita gravità e nel salto di qualità oggettivo che rappresenterebbero, si inseriscono però in un quadro di relazioni non solo profondamente deteriorato, ma da tempo ormai esplosivo. Ho avuto modo di rappresentare ancora nei giorni scorsi alle rappresentanze sociali la necessità urgente di una comune assunzione di responsabilità, a più riprese sollecitata anche dalle istituzioni locali: abbiamo bisogno di una rappresentanza, sia dei lavoratori, sia delle imprese, autorevole e riconoscibile, che consenta (e perché no, anche costringa) le parti a darsi affidamento reciproco, nella negoziazione (sempre auspicabile) ma anche e soprattutto nel conflitto. La frammentazione della rappresentanza e la sua degenerazione anarcoide ha aperto la strada a cooperative spurie, contratti pirata, abusi o aperte violazioni dei contratti e dei loro istituti, competizione sleale, ecc. Per questa strada, come abbiamo visto, non solo non si risolvono i problemi - che infatti sistematicamente si ripropongono, stabilimento per stabilimento - ma si aprono varchi inediti a degenerazioni che possono sfociare nell'aperta illegalità. Non esistono scorciatoie: serve la ricomposizione di un quadro della rappresentanza e delle relazioni ordinati. Altrimenti a farne le spese saranno sempre i lavoratori più deboli o, talvolta, persino le stesse aziende. Ancora una volta interpelleremo il Governo: se accertare i fatti contestati nella vicenda specifica è unicamente compito della magistratura, provare a ripristinare un quadro di chiarezza dei rapporti e di tutela delle regole è responsabilità di tutti”.

Lo ha detto Davide Baruffi, deputato del Pd componente della commissione Lavoro della Camera.