• 04/11/2014

Sarebbe passo avanti per rendere più efficace la cura  

"Aprire i reparti di terapia intensiva per valorizzare la sfera relazionale e affettiva dei pazienti e dei loro familiari che sempre più frequentemente chiedono di essere ammessi a visite più prolungate”. Lo dice Maria Antezza, deputata del Pd e prima firmataria della proposta di legge per la realizzazione di reparti di terapia intensiva aperti.

“La nostra proposta di legge – prosegue Antezza – mira a portare al centro del sistema il malato in quanto persona e a far emergere l’importanza dell’aspetto relazionale ai fini della cura stessa. I dati provenienti dagli Stati Uniti e da altri Paesi europei dimostrano i benefici che possono scaturire attuando un atteggiamento più aperto nel regime delle regole che governano la presenza dei familiari e dei visitatori nei reparti di terapia intensiva. L’Italia rimane ancora un Paese in cui la presenza di familiari e visitatori è soggetta a molte restrizioni anche perché ritenuta pericolosa. La letteratura scientifica suggerisce che la liberalizzazione dell’accesso alla terapia intensiva non solo non è pericolosa per i pazienti, ma è anzi benefica sia per loro che per i parenti. In particolare, l’apertura delle terapie intensive non causa nessun aumento delle infezioni nei pazienti, mentre si riducono in modo significativo le complicanze cardio-vascolari e gli indici ormonali di stress. Ci auguriamo che la nostra proposta di legge possa presto essere discussa dalla commissione Affari sociali grazie anche all’interessamento dimostrato dal sottosegretario al ministero della Salute Vito De Filippo”.