• 04/03/2015

"Solo chi non conosce l'organizzazione del sistema dell'istruzione in Italia può pensare che sia facile assumere una decisione sulle vicende che riguardano la scuola. Per questo è preferibile qualche giorno in più per fare le cose nel modo migliore". Lo dichiara Il deputato Pd Umberto D'Ottavio, componente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione .

"Dal Consiglio dei Ministri di ieri è emerso un dato politico e culturale molto rilevante: la direzione di lavoro è quella del sostegno alla scuola dell'autonomia e, quindi, dotare le istituzioni scolastiche del personale necessario per raggiungere gli obiettivi del piano dell'offerta formativa. Cosa molto diversa dall'idea che per migliorare la didattica basta aggiungere un'ora di lezione di qualche materia con una visione centralistica dell'organizzazione della didattica.

Per questo - spiega il deputato - non si può stabilizzare un precario solo perché è in una graduatoria, ma bisogna partire da quello che serve alla scuola e non è detto che le graduatorie ad esaurimento siano sufficienti. Ma nella patria dei ricorsi gli aspetti giuridici non sono secondari".

"Come si può capire una scelta che non è solo tecnica, ma soprattutto politica ed è bene che sia frutto della più ampia condivisione. Il Parlamento - sottolinea il deputato democratico - già si è espresso con la legge di stabilità assegnando un miliardo di euro in più per il 2015 e tre miliardi dagli anni successivi per la "Buona scuola".

Appena il Governo presenterà un disegno di legge credo - conclude d'Ottavio - che le Commissioni di Camera e Senato saranno prontissime ad affrontare le questioni e dare le risposte che la scuola aspetta".