• 12/09/2014

"Lunedì 15 settembre gli studenti umbri torneranno sui banchi di scuola per l’inizio del nuovo anno scolastico che rappresenta un momento importante per la vita di ciascuno di noi, per i ragazzi, per i genitori, per gli insegnanti. Perché la scuola, oltre ad essere luogo di studio per gli alunni e luogo di lavoro per docenti e personale scolastico, è anche l’istituzione su cui si fonda il nostro Paese, la base culturale che ha l’onere e l’onore di formare i cittadini di domani. E’ proprio per questo che è indispensabile investire sulla scuola e sulla formazione, che significa investire sul futuro dei nostri ragazzi e del nostro Paese.

In questi sette mesi il Governo ha fatto molto, rimettendo sul piatto, dopo anni di continui tagli, risorse per la scuola che è tornata ad essere al centro dell’agenda di governo.

Siamo partiti con il piano di edilizia scolastica per rendere le scuole italiane più belle e sicure ma anche per dare il via alla costruzione di nuovi plessi grazie allo sblocco del patto di stabilità; per questo il Governo ha previsto lo stanziamento, in due anni, di oltre un miliardo di euro per interventi che coinvolgeranno complessivamente 21.230 edifici scolastici e che vedranno arrivare in Umbria 8 milioni e mezzo di euro.

Ma il livello qualitativo della scuola italiana dipende anche dalle condizioni di lavoro dei docenti e per questo mi sono fatto portavoce delle richieste degli insegnanti presentando due interrogazioni parlamentari, la prima per ripristinare il pagamento delle ferie non godute relativamente all’anno scolastico 2012/2013 agli insegnanti precari, la seconda per sollecitare una soluzione della gravosa situazione in cui si ritrovano i docenti precari della provincia di Perugia inseriti delle graduatorie ad esaurimento che sono stati esclusi dall’immissione in ruolo in seguito all’inserimento in graduatoria di docenti provenienti da fuori regione.

Il via libera a 15mila assunzioni di docenti precari, a cui si aggiungono altre 15mila assunzioni per personale ausiliario, dirigenti scolastici e docenti di sostegno, è una prima importante risposta da parte del Governo che sta lavorando ad un nuovo patto educativo che permetterà di rivoluzionare la scuola italiana perché soltanto ripensando a come l’Italia investe sulla scuola saremo in grado di porre le basi per la crescita e il futuro del nostro Paese.

Buon anno scolastico a tutti".