• 28/10/2015

È parte fondamentale de ‘La buona scuola’

“Siamo soddisfatti dell’impegno preso dal ministro Giannini durante il question time in merito all’attuazione dei percorsi scuola-lavoro previsti dalla ‘Buona scuola’. Gli istituti superiori stanno incontrando molteplici difficoltà nel rivolgersi agli Enti pubblici e privati per avviare questa parte della riforma molto importante per la formazione completa degli studenti. Questa difficoltà, il più delle volte, sono motivate da una scarsa conoscenza della normativa e da una certa diffidenza nell'aprire certe istituzioni al mondo della scuola”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura nella replica alla risposta del ministro Stefania Giannini durante il question time.

“Le linee guida per l'organizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro - ha proseguito Malpezzi - sono state emanate il 7 ottobre 2015. La sinergia tra il Ministero della Istruzione e quello dei Beni culturali è fondamentale per monitorare la realizzazione di questa importante parte della riforma scolastica. La partenza dei corsi di formazione è una richiesta delle scuole perché molte di loro non hanno una tradizione di alternanza scuola-lavoro, finalmente prevista in maniera organica su tutto il territorio nazionale dalla 107. Ricordiamo che l’alternanza è una forma di flessibilità. Per questo i dirigenti sono invitati ad essere flessibili e a garantire questa importante opportunità per gli studenti. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio”.