• 14/10/2014

"I numeri forniti dalla rivista ‘Tutto Scuola’ sulla dispersione scolastica negli ultimi quindici anni confermano la gravità del quadro. Perché se è vero che il dato migliora ci troviamo lontanissimo dagli standard europei". Lo dichiara Simona Malpezzi, deputata del Partito Democratico e componente della Commissione Cultura della Camera.

"Soprattutto per quel che riguarda il dato delle isole – prosegue Malpezzi - ci troviamo di fronte a una vera e propria emorragia, che determina gravi conseguenze sociali e si lega in modo evidente al fenomeno dei Neet che vede l'Italia a una percentuale del 23,9% a confronto con il 15,4 della media europea".

"Sono sempre più convinta – continua la deputata democratica - che contro la dispersione scolastica, il male più profondo della nostra scuola, sia necessario programmare interventi nuovi nel campo dell'istruzione e della formazione professionale, in modo da rendere quanto più competitivi possibile gli attuali e i futuri lavoratori. Siamo chiamati a fare la nostra parte per aumentare il livello di competitività, occupazione e inclusione sociale, attuando riforme a sostegno dell’istruzione e dell’innovazione per una crescita intelligente del tessuto socio-economico".

"Sono certa che la strada tracciata nel rapporto ‘La buona scuola’ sia il primo passo verso una riforma profonda del rapporto scuola lavoro. Nessuna vera riforma del lavoro potrà essere davvero efficace se non sapremo farla dialogare e interagire con una riforma complessiva del sistema della formazione professionale potente antidoto contro la crisi", conclude Simona Malpezzi.