• 09/09/2014

I dati del rapporto Ocse “Uno sguardo sull’istruzione 2014” diffuso oggi lasciano intravedere uno spiraglio di luce per il futuro della nostra scuola, martoriata da anni di tagli lineari. L’organizzazione internazionale ci promuove, infatti, sul fronte della qualità dell’istruzione di base. Tuttavia si fa fatica a trovare lavoro e la motivazione dei giovani nei confronti della formazione tende a diminuire: sono in questo senso sconfortanti i dati relativi al tasso di dispersione scolastica.

Proprio alla luce di queste difficoltà, il patto educativo proposto da Renzi propone il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, che diventerà obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali, l’estensione dell’impresa didattica e il forte rafforzamento dell’apprendistato.

Con il patto si interverrà inoltre sulle buste paga degli insegnanti, altra nota dolente del rapporto Ocse. E’ evidente che non è immaginabile nessuna riforma che non tenga conto del valore e del ruolo dei nostri docenti. Il governo Renzi ha messo al centro della sua agenda l’istruzione e sono certa che già dai prossimi mesi assisteremo a una importante inversione di tendenza.

Lo dichiara Simona Malpezzi, deputata Pd della commissione Cultura della Camera.