• 20/10/2015

“Il calo degli studenti che scelgono di partecipare all’ora di insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di secondo grado è evidente come riportato anche oggi dal quotidiano la Repubblica. È anche evidente che le scuole non sono messe in grado di gestire l’insegnamento dell’ora alternativa. Davanti a questa situazione non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia ma neppure ridurre tutto a una semplice questione di spending review considerando, quindi, l’ora di religione come uno spreco economico. Piuttosto, dovremmo provare a capire come mai gli studenti che frequentano in maniera massiccia nel primo ciclo si riducono drasticamente nel secondo; forse non è un problema di contenuti, che rimangono gli stessi, ma di metodo. Questo ci fa pensare che proprio gli studenti dovrebbero essere interpellati per ripensare e reinventare quest’ora che potrebbe invece trasformarsi in una opportuna di dialogo e crescita”.

 

Lo dice Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura.