• 30/06/2014

“Da quando i tribunali amministrativi si sostituiscono agli insegnanti nella valutazione finale di uno studente? La notizia dell'annullamento da parte del Tar del Lazio della bocciatura di uno studente di un liceo classico che aveva riportato alcune pesanti insufficienze, crea un precedente pericoloso. Si tratta di una sentenza assurda che, da una parte, contribuirebbe a fomentare il gravissimo fenomeno di discredito sociale degli insegnanti e dall'altra creerebbe un grave precedente per cui, se una famiglia è scontenta, è sufficiente che faccia ricorso”. Lo dice la deputata PD Simona Malpezzi, componente della commissione Cultura.

“A prescindere dalle argomentazioni - prosegue Malpezzi -, che appaiono risibili come il rimprovero del Tar agli insegnanti per non avere adeguatamente valutato la preparazione complessiva dello studente per cui un 3 in matematica e un 4 in fisica sarebbero meno gravi trattandosi di un liceo classico, un tribunale amministrativo non può sostituirsi agli insegnanti in una delle loro funzioni fondamentali come la valutazione degli studenti. Nel corso dell'anno scolastico non è, infatti, il tribunale amministrativo che segue gli allievi. Sono i docenti che hanno la responsabilità pedagogica dell'insegnamento. Gli insegnanti vanno valorizzati e rimessi al centro del processo educativo invece di svilirli. Per questo la sentenza oltre a lasciare sgomenti desta notevole preoccupazione”.