• 09/07/2015

La vice presidente di Montecitorio: crescono leader con il coraggio del dialogo

"So che a Rondine sta crescendo una nuova generazione, anzi un nuovo genere di leader del mondo, leader che abbiano il coraggio del dialogo, che
sappiano cercare, scavare per capire le ragioni dei conflitti. Oggi il mondo ha grande bisogno di questo coraggio e per questo ho avuto l'idea di
candidare Rondine al Nobel per la Pace 2015 e sono molto felice di dirvi che la candidatura é stata accettata".

Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni accogliendo i ragazzi di Rondine, un'Associazione che, in un borgo alle porte di Arezzo, ospita per
due anni giovani provenienti da Paesi in conflitto tra loro.

"Ho incontrato per la prima volta l'Associazione Rondine nel 2013 e sono rimasta molto colpita dalle parole dei ragazzi - aggiunge - Mi venne la
curiosità di conoscere più da vicino questa esperienza e decisi di andare a visitare Rondine. La scintilla che avevo sentito nel primo incontro era
giusta: Rondine Cittadella della Pace é un luogo straordinario, dove é possibile vivere un'esperienza profonda e semplice al tempo stesso. I
ragazzi e le ragazze di Rondine nella convivenza, nel quotidiano, sperimentano che non è possibile rimuovere i conflitti ma che invece è
possibile affrontarli e gestirli, cercando di cogliere le ragioni dell'altro attraverso gli strumenti del dialogo e della diplomazia dal basso".

"Questi giovani sono il futuro, saranno i leader di domani, vengono spesso da Paesi in guerra - conclude - diventeranno costruttori di dialogo e di
pace. La candidatura al Nobel è un punto di partenza non di arrivo. Capitini diceva: contro la guerra, ad ognuno di fare qualcosa. Prendendo in prestito
le sue parole dico: per il Nobel a Rondine, a ognuno di fare qualcosa".