• 18/03/2015

Finalmente un passo in avanti concreto nell’inclusione delle seconde generazioni con l’apertura del bando da parte del governo per l'accesso al servizio civile nazionale ai giovani di cittadinanza non italiana residenti nel nostro Paese.
Questa è una vittoria soprattutto per i figli degli immigrati, ragazze e ragazzi cresciuti in Italia, italiani di fatto ma, purtroppo, in molti casi ancora stranieri a causa di una legge sulla cittadinanza ormai superata.
Grazie a questa possibilità, migliaia di giovani potranno testimoniare la propria voglia di partecipare alla vita civile di questo Paese. Una cultura della convivenza e dell’inclusione si costruisce e si fortifica anche aprendo a tutti l’opportunità di impegnarsi in progetti di volontariato. Questa è la migliore prevenzione a fenomeni di emarginazione e un magnifico esempio di cittadinanza attiva.

Lo afferma Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore intergruppo immigrazione.