• 25/07/2019

 

“Il governo ha portato in Aula un provvedimento bandiera che poco o nulla fa per i problemi reali, non quelli che si vorrebbero far percepire agli italiani, e che riguardano la sicurezza dei cittadini. Come ci si può girare dall’altra parte di fronte a una violenza quotidiana originata sempre più spesso dal web?”

Così Lucia Annibali, deputata del Partito Democratico, dichiarando il voto contrario del Gruppo del Pd al decreto Sicurezza Bis

“L’odio in rete trasforma le parole in armi di offesa e ci pone di fronte a nuove sfide che riguardano la sicurezza. L’hate speech favorisce pregiudizi e intolleranze che portano a una discriminazione mirata e attacchi violenti, come troppo spesso vediamo dai fatti di cronaca. La comunità internazionale sta cercando di porre un freno, con strategie di contenimento e contrasto, e anche in Italia – spiega la deputata Dem - si è cercato di arginare il fenomeno attraverso l’istituzione di una Commissione Parlamentare, abbandonata poi con l’avvento di questa maggioranza”.

“Ci troviamo davanti a un problema da affrontare con urgenza. I dati di Vox sull’intolleranza dimostrano che è un fenomeno che continua a crescere sui social e che la rete dell’odio si agita in particolare contro le donne. Le responsabilità sono anche di quei politici che fanno un uso spregiudicato del linguaggio con toni intolleranti e discriminatori, volti a creare ad arte un clima culturale sempre più ostile al diverso e a legittimare la diffusione dei discorsi lesivi dei principi di uguaglianza e solidarietà che sono alle basi della nostra Costituzione.  

“I fenomeni d’odio sono considerati marginali da questo governo. Le offese sessiste, omofobe, e le minacce sono derubricate a battute. Così – conclude Annibali - neppure in un decreto che si autonomina “sicurezza” è stato trovato spazio per un tema che riguarda da vicino tutte le cittadine e i cittadini”.