• 06/10/2015

“Dopo ben due anni di lavoro con governo, ministeri e commissioni competenti viene confermata in via definitiva l'abrogazione di una legge razziale del 1939 che vietava ai professionisti di associarsi, chiarificando gli obiettivi del legislatore. I primi passi erano già stati compiuti nel 1994 con la legge Merloni - la quale andava ad istituire nel nostro ordinamento le Società di Ingegneria - così come la legge Bersani del 1997 abrogava quello stesso divieto risalente all’epoca fascista. Gli effetti dell’abrogazione erano però stati messi in discussione da una decisione del Tribunale di Torino del 2013, a cui è seguita recentemente una sentenza opposta rispetto a quella precedente da parte del Tribunale di Bologna. Tutto ciò ha contribuito a far perdurare il clima d’incertezza: ma grazie alla svolta odierna, le cose sono finalmente chiare”. Lo dichiara la deputata del Pd, Francesca Bonomo.

“Un particolare ringraziamento va ai relatori del provvedimento che hanno a tutti gli effetti accolto - ed in parte riformulato - la mediazione proposta dall'emendamento 31.450 a mia prima firma, ritirato alla luce degli sviluppi susseguitisi. Questo provvedimento va ad assicurare maggior concorrenza, che si traduce in migliori condizioni per consumatori e committenti. Nel caso di specie l'obbligo di assicurazione, l'indicazione dei professionisti responsabili e la pubblicazione dell'elenco delle società di ingegneria presso l’ANAC non fa che confermare che le garanzie di trasparenza e sicurezza delle opere siano un obiettivo considerato essenziale del Partito Democratico e dal Governo Renzi”, aggiunge Bonomo.

“Le oltre 6 mila società di ingegneria attive da più di 20 anni nel nostro Paese rappresentano un nostro orgoglio e la volontà italiana di competere sul mercato europeo ed internazionale. Da oggi i professionisti che vi operano - molto spesso giovani - potranno finalmente farlo in sicurezza, sia nel settore pubblico che in quello privato, continuando a renderci orgogliosi del loro operato in tutto il mondo grazie ai servizi da loro svolti”, conclude la deputata dem.