• 12/12/2015

La discussione della legge di Stabilità ha portato, grazie alle proposte del PD e al confronto con governo e relatori, ad importanti modifiche che migliorano il quadro finanziario degli enti locali, permettendo un adeguato finanziamento dei servizi essenziali erogati ai cittadini a livello comunale e di area vasta”. Lo dice Antonio Misiani deputato del Pd componente della commissione Bilancio della Camera.

“I miglioramenti più rilevanti che riguardano il finanziamento dei servizi gestiti dalle province e dalle città metropolitane – prosegue Misiani - interessate dal processo di attuazione della riforma Delrio sono i seguenti: l’introduzione per il 2016 della possibilità per province e città metropolitane di redigere il bilancio di previsione per la sola annualità 2016. Viene inoltre prorogata la moratoria dei mutui. Viene infine prevista la possibilità, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni, di applicare ai bilanci preventivi anche gli avanzi vincolati. Solo questo pacchetto di misure vale almeno 250 milioni di euro. È stato incrementato lo stanziamento aggiuntivo per le province di 95 milioni di euro per il 2016 e di 70 milioni annui per il periodo 2017-2020. Un emendamento dei relatori, poi, autorizza ANAS a stipulare accordi fino a 100 milioni di euro per la manutenzione delle strade trasferite alle province e alle città metropolitane in attuazione del decreto legislativo 112 del 1998. Una proposta del relatore ha destinato una parte (30 milioni) del fondo per i dipendenti cd. ‘soprannumerari’ alle province che non riescono a garantire il mantenimento della situazione finanziaria corrente per l'anno 2016, destinando alle province gli eventuali residui della parte rimanente del fondo soprannumerari. Gli interventi riguardanti province e città metropolitane nell'insieme migliorano la condizione finanziaria di questi enti per una cifra compresa tra 500 e 600 milioni di euro”.

“Significative anche le novità introdotte per i Comuni - prosegue il deputato dem -: si prevede lo sblocca il turn-over per i comuni istituiti a seguito di fusione e per le unioni dei Comuni, vengono stabilizzati gli stanziamenti per incentivare le unioni (30 milioni annui) e le fusioni (30 milioni annui) dei Comuni, raddoppiando la misura dell'incentivo previsto per le fusioni; è stata poi stabilita l'assegnazione prioritaria ai Comuni con meno di mille abitanti e a quelli istituiti a seguito di fusione dal 2011 in avanti gli spazi finanziari ceduti dalle regioni per alleviare l'equilibrio di bilancio. Questa misura permette di attenuare l'impatto dell'introduzione del principio di equilibrio di bilancio per enti che erano esclusi dal patto interno di stabilità; un emendamento permette ai Comuni, per il biennio 2016-2017, di utilizzare gli oneri di urbanizzazione anche per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale nonché per le spese di progettazione delle opere pubbliche”.