• 06/06/2019

“Alla luce della rinuncia alla procedura di concordato preventivo dell’azienda Stefanel di Ponte di Piave (Tv), ho presentato un’interrogazione per chiedere al ministro Di Maio di occuparsi fino in fondo del futuro e del destino dei lavoratori di questa storica azienda veneta. Ora è necessario che il ministero dello Sviluppo economico segua da vicino e con attenzione l’esito della procedura e che dedichi il massimo impegno a garantire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori”. Così la deputata Sara Moretto, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive della Camera.  Nell’interrogazione la deputata chiede al governo cosa intenda fare “per una gestione straordinaria che porti ad un risanamento e ad un rilancio produttivo della Stefanel, avendo come prioritario obiettivo la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”. Moretto ricorda che l’azienda è gravata da un debito di 88,7 milioni di euro, di cui 17,12 da debiti commerciali residui e che il governo si era impegnato a mantenere un tavolo di monitoraggio periodico sul percorso di rilancio dell’azienda. La richiesta al ministro Di Maio, dunque, è di sapere se questo tavolo sia in essere e “quali risultanze abbia prodotto, nonché quali iniziative conseguenti abbia determinato”.  “Fare il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico significa occuparsi dei lavoratori e del loro futuro, seguire le crisi aziendali, sostenere gli imprenditori in difficoltà – conclude la capogruppo Pd Moretto -. Tutte cose che il ministro Di Maio evidentemente non fa, o non sa fare, considerato questo e altri casi simili che rendono incerto il futuro di molte famiglie”.

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