• 12/05/2016

  “Questo proposta di legge introduce per la prima volta nella storia del corpo giuridico italiano un concetto inedito. Fino a ieri, infatti, si è ritenuto il suolo un bene sostanzialmente illimitato, oggi finalmente introduciamo il concetto di limite, con l’obiettivo di arrivare a consumo del suolo zero, entro 2050”. Lo ha dichiarato il capogruppo Pd in commissione Ambiente Enrico Borghi , in aula, annunciando il  voto favorevole del Pd alla proposta di legge sul consumo del suolo approvata oggi alla Camera.

“E’ un provvedimento - ha proseguito Borghi – espressione del  recupero del primato della politica, la politica che guida e orienta, che non è ottuso potere ma vuole costruire risposte per il futuro. La politica che vuole servire per costruire e guidare. Con questo lavoro stiamo attuando misure importanti di segno completamente nuovo, di riforma, di cambio di orizzonte che è il senso vero di fare politica. Non il politichese di chi, come qualcuno oggi ha fatto in aula, porta avanti argomenti inaccettabili e pretestuosi.  E’ il segno di un cambiamento di una visione nuova dell’uso del territorio che fin dal lontano 1942, da dopo la guerra,in nome della ricostruzione ha scontato una logica speculativa, di un suo consumo costante e permanente, di un modello produttivo sempre alla ricerca dell’ espansione, a scapito del settore primario dell’ agricoltura, che nella società industriale era marginale.

Oggi questo meccanismo si è inceppato.  Il suolo è progressivamente diminuito  e l’agricoltura è stata colpita nella sua capacità produttiva. Da qui un cambio di modello basato sul concetto che il suolo non è una risorsa illimitata ma che finisce. Finalmente il nostro paese si allinea ad altri paesi europei più avanzati dove alla logica della rendita è stata sostituita quella della valorizzazione, del riuso e del recupero dell’edilizia e dei quartieri degradati”.