• 30/07/2015

“Per chi vive nel Mezzogiorno i dati Svimez purtroppo non sono che la conferma di quanto si percepisce in maniera empirica. Sappiamo tutto: della disoccupazione giovanile, di quella femminile, dello spopolamento, della denatalità, della povertà. E sappiamo che, nel nostro ruolo di rappresentanti istituzionali, dobbiamo essere portatori di quella voce del Sud che non si rassegna a questa condizione. Al Governo va riconosciuto un impegno straordinario che ha consentito di conseguire risultati importanti. Mi riferisco alla soluzione di difficili vertenze industriali, alla allocazione di nuovi investimenti, alla ripresa occupazionale alla Fiat di Melfi, all'attenzione con cui ha affrontato delicate criticità infrastrutturali”. Lo dice Giovanni Burtone, deputato del Pd.

“Tuttavia - prosegue Burtone - la crisi è così profonda ed investe tutto il tessuto sociale del Sud a tal punto che si fa fatica a guardare con fiducia al domani. Persino i populismi vanno in difficoltà tant’è che l’unica soluzione che viene prospettata per il Mezzogiorno è quella del reddito di cittadinanza. Il Sud è come chi, avendo attraversato un lungo deserto, disidratato, non è nelle condizioni di bere e a cui non bastano poche gocce d'acqua. Se una parte del paese vive questa condizione è evidente che il problema assume i connotati di una evidente questione democratica. Il Governo deve proseguire sulla strada intrapresa e moltiplicare gli sforzi per il rilancio del Sud, coinvolgendo le energie vive che ci sono, a partire dal capitale umano, prima risorsa di questo straordinario territorio. Recupero dell'attività manifatturiera, rilancio dell'edilizia, argine alla desertificazione dei servizi, in particolare quelli sociali, agricoltura, beni culturali e turismo sono le priorità perché qui o si affronta la questione del Sud o si muore, davvero”.