• 21/02/2019

“La risposta del presidente della Camera alla nostra precisa e rilevante questione è stupefacente e sbalorditiva. Ancora una volta il presidente Fico ha perso l’occasione per dimostrare di saper svolgere la sua funzione con indipendenza e terzietà. La mozione presentata dalla maggioranza sulla Torino-Lione e che prevede la ridiscussione dell’intero progetto è evidentemente inammissibile, perché esiste già un accordo internazionale tra l’Italia e la Francia che è stato approvato dai Parlamenti di entrambi i Paesi. Non si può dire al tempo stesso che si deve modificare integralmente il progetto in applicazione del trattato internazionale Italia-Francia. È un totale ossimoro, e non si può costruire un atto giuridico come una mozione parlamentare fondata su una evidente antitesi. Se oggi sdoganiamo questo percorso, domani ci potremmo trovare dinnanzi a situazioni paradossali. La mozione, in quanto atto giuridico di un organo collegiale, è un atto che impegna, che vincola, che incide sull’ordinamento e non può prevedere un dispositivo giuridico impossibile da adottare come questo. Fra le prerogative del presidente Fico c’era la possibilità di sanare questo ossimoro, dichiarando inammissibile questa mozione. Ma la sua balbettante risposta, priva di qualsiasi citazione di atti, prassi o precedenti, la dice lunga sulla china che ha preso la nostra vita istituzionale”.

Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

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