• 08/07/2020

"Il governo, inserendo la Tav come infrastruttura prioritaria nel documento 'Italia Veloce' , ha ribadito che l'opera verrà completata e che in Val di Susa l'ammodernamento del tratto ferroviario già presente consentirà risparmi sostanziali di tempo e denaro. Si tratta di un passo avanti significativo che pone fine ad ogni illazione. Ritengo inoltre che la polemica sul Commissario sia surreale e fuorviante: quando i lavori vanno avanti (e Telt in questo caso sta facendo la sua parte) non occorre. È invece opportuno che il governo sblocchi la nomina del Presidente dell'Osservatorio sulla Torino - Lione per garantire che le opere accessorie sul territorio vengano realizzate nei tempi stabiliti”.

Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

"Quello che occorre ora, come chiesto dal sistema economico e produttivo di Torino e Piemonte, è evitare la Mini - Tav, lanciata qualche mese da Matteo Salvini. La Tav - prosegue l'esponente dem - deve integrarsi con il sistema logistico di Torino ma utilizzare l'attuale linea ferroviaria, come proposto dal segretario della Lega, sarebbe folle perché comporterebbe l'abbattimento di oltre 100 palazzi, farebbe percorrere pericolosamente i treni merci accanto alle abitazioni e penalizzerebbe le tratte utilizzate oggi dai pendolari. Quello che occorre, come già peraltro inserito nel Contratto di Programma tra Rfi e Stato, è la realizzazione del nuovo tratto tra Avigliana e Orbassano che garantirebbe una interazione efficace tra la Tav e l'interporto di Torino. Questa opera, il cui costo è stimato in circa 1700 milioni di euro e la cui progettazione è già stata finanziata, è indispensabile per la Torino - Lione”.