• 19/02/2015

“Quello che è successo oggi a Roma non ha niente a che fare con lo sport ed è del tutto intollerabile. Non è possibile che il calcio sia per l’ennesima volta utilizzato come pretesto per la violenza organizzata”. Lo dichiara Laura Coccia, deputata del Partiti e componente della Commissione Cultura alla Camera.

”Gli episodi di oggi – continua Coccia - testimonino che le politiche europee di prevenzione e repressione della violenza non sono sufficienti e devono essere rivisti. Servono regole, sia in sede Uefa che dell’Ue, che permettano non solo di punire ma anche di prevenire l’organizzazione di trasferte a rischio, prevedendo il coinvolgimento anche delle società. Non è possibile – prosegue Coccia - che lo sport sia occasione per precipitare una città in uno stato di guerra, creare danni incalcolabili alle persone, alle cose, incluso il patrimonio artistico”.

“Mi auguro dunque che il costo dei danni prodotti non sia ai carico di chi è stato danneggiato e degli altri cittadini italiani ma di chi li ha prodotti o della società del Feyenoord, che dovrebbe essere considerata oggettivamente responsabile”, conclude Laura Coccia.