• 01/12/2014

“Su banda larga e rete in fibra ottica si gioca una partita chiave per il futuro: non solo in termini di infrastrutture, ma anche di collaborazione tra pubblico e privato. È finita l’era dei monopoli, ma anche quella dello Stato paga-tutto: è l’ora delle soluzioni intelligenti e condivise, capaci di tenere insieme gli interessi della collettività e quelli delle imprese”. Lo dichiara in una nota il deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Michele Meta.

“Dai giornali di oggi – prosegue Meta – emergono scenari poco auspicabili, secondo cui questo o quell’operatore privato rischierebbe di prendere da solo il controllo della rete in fibra ottica. La soluzione più a portata di mano, invece, è quella di un soggetto con una pluralità di stakeholder, in cui ognuno faccia la propria parte: da un lato la Cassa depositi e prestiti, dall’altro i principali attori che – insieme e in modo paritario – sceglieranno di acquistare asset di rete fissa, tramite l’entrata in Metroweb”.

“Due cose – conclude il deputato democratico – devono essere chiare: la prima è che senza investimenti privati non si va da nessuna parte, soprattutto in un settore in cui i margini di redditività futura appaiono piuttosto ampi; la seconda è che nel 2014 l’Italia non può più permettersi monopoli di fatto, che rallenterebbero la doverosa modernizzazione delle infrastrutture”.