• 15/11/2018

Presentata interrogazione rivolta a Conte e Di Maio

 

“Visto che il compito della politica è quello di spendersi per la crescita, chiediamo al governo di considerare poco avveduto il taglio dei fondi alle sperimentazioni del 5G, che finisce col rendere meno moderno e competitivo il Paese, negando tutte le importanti potenzialità prospettate da questa tecnologia, e di revocare una decisione incomprensibile e dannosa per l’Italia”.

 

E’ quanto chiede l’interrogazione parlamentare presentata da Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e rivolta al presidente Consiglio dei ministri Conte e al ministro dello Sviluppo economico Di Maio.

 

“Abbiamo raccolto e condiviso - spiega Stefania Pezzopane - il grido di allarme che giunge da più aree d’Italia. Si tratta, in particolare, delle zone coinvolte dalle sperimentazioni 5G, tra cui anche L’Aquila, che ormai avevano messo in conto la disponibilità dei fondi previsti dal precedente governo, 95 milioni di euro, per lo sviluppo di servizi innovativi. Si tratta di una scelta miope, che rischia di aumentare il nostro gap tecnologico con gli altri Paesi sulla nascita delle applicazioni di quinta generazione. A Conte e Di Maio ricordiamo, con questa interrogazione, che lo sviluppo di applicazioni per il 5G è un ambito in cui il soggetto pubblico ha un ruolo importante e da cui il mercato si aspetta quindi una collaborazione attiva, come finanziatore e partner dei progetti possibili. Per le sue caratteristiche tecnologiche il 5G può innovare molti settori pubblici o dove il pubblico è almeno uno degli attori coinvolti: dalla Sanità, all’energia, alla sicurezza, alla viabilità. Per tutte queste ragioni - conclude la deputata Dem - chiediamo al governo di invertire rotta e di mettere al centro gli interessi dell’Italia”.