• 20/07/2016

Penalizzati 11mila allevatori piemontesi

“Abbiamo tirato un sospiro di sollievo nel venire a sapere che la giunta Appendino non ci imporrà una dieta vegana, anche in relazione ai gravissimi danni per la salute che questo tipo di alimentazione può provocare nei più piccoli come recenti casi di cronaca hanno drammaticamente sottolineato”: è quanto affermano le deputate Pd Silvia Fregolent e Chiara Gribaudo sul nuovo piano “dietetico” dell’amministrazione comunale del M5S.

“Mettere in relazione a Torino il consumo di carne con l’aumento dell’inquinamento è una mancanza di rispetto per tutti quei 11.100 allevatori del Piemonte, che con fatica e passione assicurano una prodotto di qualità realizzato con metodi sostenibili, rivitalizzando zone e paesaggi marginali e montani altrimenti destinati all’incuria e all’abbandono”.

“Chi vuole veramente tutelare l’ambiente con il proprio stile di vita sceglie alimenti salutari, locali, stagionali, a chilometro ‘0’ senza inseguire mode nutrizionistiche che necessitano di trasporti e packaging altamente inquinanti ed alimenti non ‘ogm free’ come molti di quelli coltivati dalle multinazionali. Un uso più consapevole della carne, come da anni predica Slow Food, vuol dire utilizzo di carni controllate e di qualità, come quelle piemontesi, e non si traduce in un’assenza totale di questo alimento come vorrebbe la ‘nostra’ sindaca”.

“Diciamo le cose come stanno – concludono le deputate Pd –: colpevolizzare le mucche piemontesi serve solo a spostare l’attenzione sulla mancata realizzazione della Linea ‘B’ della Metro che rappresenterebbe lo strumento irrinunciabile per limitare l’utilizzo dei mezzi privati, prima vera causa di emissioni nocive nella nostra città”.