• 09/12/2014

“Stiamo tentando di colmare un vuoto ingiustificabile da parte dell’Italia, che non ha ancora inserito nel proprio codice penale lo specifico reato di tortura, portando avanti con rapidità in commissione Giustizia il confronto sulle nuove norme ma anche ascoltando il parere di tutti gli esperti di questa materia. Entro il 15 dicembre è stabilito il termine per la presentazione degli emendamenti e cercheremo entro gennaio di far approdare in Aula un testo per il voto finale. Il ritardo è stato causato anche dai forti contrasti da parte di coloro che sostengono l’inutilità di una norma specifica che si contrapponga ad altri reati. Per noi invece non è così: è evidente che l’Italia deve dare un segnale alla comunità internazionale e stiamo lavorando in questo senso”.

Così il relatore della proposta di legge che inserisce il reato di tortura nel nostro ordinamento, il democratico Franco Vazio.