• 07/07/2016

"Oggi, con l’approvazione in Commissione Trasporti del parere definitivo sulla riforma delle autorità portuali, dopo vent’anni si attua un cambiamento importante. Si passerà dalle attuali 24 Autorità Portuali alle future 15 nuove Autorità di Sistema Portuale: ciò porta fine alle gestioni commissariali che interessano numerosi scali nazionali, vincendo particolarismi che per troppo tempo hanno paralizzato il settore della portualità. La riorganizzazione del sistema di governance è parte di un Piano Strategico Nazionale complessivo: un lavoro che ha impegnato il Governo, il Parlamento, nonché numerosi operatori della portualità, in un processo di ascolto degli stakeholders che forse non ha precedenti in Italia". Lo dice la deputata del PD, Anna Maria Carloni.

"Ora, la parola passa al Consiglio dei Ministri, che, con un proprio decreto, affronterà gli aspetti attuativi della riforma. Ci sono però - prosegue Carloni - dei rischi, evidenziati dalla Commissione, nel meccanismo di moratoria, che prevede la possibilità di rinviare il processo di creazione delle nuove Autorità fino a 36 mesi. 

Una deroga così rilevante potrebbe vanificare gli obiettivi della riforma. Inoltre, l’introduzione di un regime transitorio, nel quale le nuove Autorità di Sistema Portuale potrebbero dover coesistere con le vecchie singole Autorità Portuali, porterebbe squilibrio nell’intero sistema portuale italiano. Accedere a tale possibilità di moratoria potrebbe accendere l’interesse ad autoconservarsi di diverse Autorità Portuali, un numero ben più rilevante di quanto preventivato. E’ dunque importante che il Governo preveda criteri attuativi molto selettivi, capaci di contrastare deroghe non supportate da reali e forti motivazioni oggettive. Infine, è importante ricordare come l’obiettivo della riforma portuale fosse creare un sistema più snello e meno burocratico. Ritardare tale processo rischia invece di consegnare al Paese un sistema più complesso e ridondante, anche e soprattutto nelle procedure", conclude Anna Maria Carloni.