• 07/06/2017

“Gli autotrasportatori fanno parte di un mondo ampio e indefinito dove le direttive e le professionalità riconosciute devono quotidianamente scontrarsi con abusivismo e rifiuto delle regole imposte. Per contrastare questa situazione di totale incertezza, attraverso l’introduzione della legge n.298/74, è stato istituito l'Albo Nazionale degli autotrasportatori al fine di individuare e qualificare correttamente tutti gli operatori del trasporto che svolgono specifiche attività di elevato contenuto professionale. La legge, però, non ha previsto l’inserimento nell’Albo della categoria dei traslocatori che, peraltro e attraverso l’articolo 6 del D.Lgs. 26 marzo 2010 n. 59 di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno,  è stata addirittura esclusa dai servizi di trasporto. Una lacuna grave che ha inevitabilmente trasformato il mondo dei traslocatori in una vera e propria giungla dove, se da una parte troviamo imprese dedite a tutte le norme in materia di autotrasporto, dall’altra dobbiamo fare i conti con patroncini illegali che operano disconoscendo tutte quelle norme che regolano il settore autotrasportistico.  In quest’ottica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’istituzione di un tavolo tecnico aperto anche alle Camere di Commercio e al Ministero dello sviluppo economico, ha evidentemente e finalmente palesato la volontà di regolarizzare questa situazione al fine di garantire il pieno riconoscimento giuridico della categoria dei traslocatori”. Lo ha detto il deputato Pd, Emiliano Minnucci, commentando la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Question Time presentato dal membro della Commissione Trasporti per affrontare la situazione vissuta dai traslocatori.

 

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