• 17/01/2017

“L’iniziativa di Trenitalia rischia di compromettere la corretta erogazione del servizio pubblico comprimendo i diritti  dei cittadini e penalizzando le forti connessioni tra le economie dei territori. Motivo per il quale ho subito presentato un’interrogazione in Commissione Trasporti della Camera, congiuntamente con i miei colleghi Massimiliano Manfredi, Giorgio e Salvatore Piccolo come primi firmatari”. E’ quanto afferma Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico.

“Per quanto l’amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, avesse annunciato già lo scorso 4 ottobre in audizione al Senato dei rincari sui tagliandi mensili”, è il ragionamento della Carloni, “la pioggia di reazioni bipartisan fa comprendere quanto siano sbagliati tempi e metodi. Infatti, agendo in questo modo l’azienda si pone in una posizione isolata, distante dal Paese reale e dalle sue necessità”.

“E’ difatti sconcertante proporre aumenti secchi, da un mese all’altro, di circa il 35%. Basti pensare che sulle direttrici Napoli-Roma e Salerno-Napoli il costo schizzerà rispettivamente da 356 a 481 Euro e da 170 a 230 Euro”. Sottolinea poi la deputata come “non è altresì sufficiente garantire nuove tipologie di abbonamento più economiche, poiché queste risultano incompatibili con i flussi di traffico che caratterizzano i fenomeni di pendolarismo. Auspico dunque”, conclude Anna Maria Carloni, “che il Governo intervenga presto, rispondendo alle diverse sollecitazioni che in queste ore stanno arrivando da più parti. Le città, infatti, sono un campo essenziale per le politiche pubbliche, tra cui assume un assoluto rilievo lo sviluppo dei territori da perseguire anche mediante una idonea politica nazionale dei trasporti collegata all’integrazione di importanti realtà territoriali e tessuti economici locali. L’iniziativa di Trenitalia va, purtroppo, nel senso opposto a questa visione”.