• 08/11/2016

“L’incontro con il presidente della commissione Esteri del Parlamento turco Taha Özan, che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati, ha purtroppo confermato il deterioramento della scena politica turca. Abbiamo espresso la più ferma condanna rispetto all’arresto di parlamentari legittimamente eletti dal popolo e di giornalisti. Anche per la storia dell'Italia, proviamo un senso di repulsione per ogni involuzione che comprometta le garanzie dello stato di diritto. Consideriamo sia compito in particolare del Governo turco e della maggioranza parlamentare dell’AKP tutelare l’unità nazionale attraverso una dialettica politica democratica e assicurando le garanzie fondamentali di uno stato di diritto. La gestione della storica questione della minoranza curda, così come la lotta al terrorismo e il consolidamento delle istituzioni dopo il tentato golpe del 15 luglio non possono degenerare nell’autoritarismo e non possono tradursi in una rinuncia delle garanzie democratiche e in una compromissione dei diritti e delle libertà più fondamentali. Il rapido deterioramento di questi ultimi mesi ci preoccupa come Paese amico ed alleato del popolo turco. Una simile involuzione danneggia, infatti, non solo una parte politica e non solo un gruppo di cittadini, bensì l’intera nazione turca la cui stabilità e resilienza è fondamentale tanto dal punto di vista interno, tanto per la posizione geografica e la responsabilità che è chiamata ad assumere sulla scena internazionale”. Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera, dopo l’incontro con una delegazione della Commissione Affari esteri dell’Assemblea nazionale turca, guidata dal presidente Taha Özan.