• 13/01/2017

“I Parlamenti europei devono alzare la voce a sostegno della democrazia in Turchia, contro ogni violazione dei diritti civili e dei diritti umani”. Così il deputato Pd, presidente dell’intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo curdo, Giuseppe Romanini che ha presentato un’interpellanza urgente a seguito dell’arresto di alcuni deputati curdi del partito filo curdo HDP in Turchia. Interpellanza a cui oggi ha risposto il Sottosegretario degli Affari Esteri Della Vedova che ha precisato: “Deve esser chiaro che il sostegno che abbiamo dato e che diamo alla Turchia nel contrastare il golpe militare e la solidarietà di fronte agli attacchi terroristici, inclusi quelli del PKK, che con l’Unione Europea consideriamo un’organizzazione terroristica, non giustificano arresti come quelli di leader e parlamentari dell’HDP che dovrebbero anzi essere un interlocutore e semmai una chiave di soluzione dei problemi del Paese”.

Romanini ha spiegato che “l'arresto di Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, co-leaders del Partito Democratico dei Popoli (HDP), e di altri undici deputati dello stesso partito, sulla base di accuse pretestuose, è la conferma della torsione antidemocratica impressa da Erdoğan. Gli arresti dei parlamentari sono stati resi possibili dalla revoca della immunità parlamentare approvata con emendamento costituzionale lo scorso 20 maggio: gli arresti e la costante intimidazione del gruppo parlamentare dell’HDP compromette la rappresentanza politica e aprono la strada a leggi liberticide. Per queste ragioni i Parlamenti europei devono alzare la loro voce a sostegno della democrazia in Turchia, contro ogni violazione dei diritti civili e dei diritti umani”.

“Il Sottosegretario Della Vedova- ha proseguito Romanini - ha ricordato che ‘sia Palazzo Chigi che la Farnesina hanno immediatamente manifestato ad Ankara la più viva preoccupazione condannando ogni uso politico delle recenti norme sulla revoca dell’immunità parlamentare’ ribadendo che l’Italia continua ‘inoltre a fare appello alle autorità turche affinché tutelino adeguatamente le libertà civili, democratiche e lo stato di diritto’ e, infine, che ‘il governo mantiene la più viva attenzione sull’evolversi della situazione in Turchia monitorando i fatti e i riflessi dei fatti che nei mesi scorsi hanno destato preoccupazione in Italia e in Europa’.

In sede di replica il deputato Giuseppe Romanini ha anche ribadito l’importanza del ruolo della Turchia nella regione mediorientale e l’importanza di “non dimenticare che la valorizzazione e all’emancipazione di quei partiti democratici, come l’HDP, che fondano la loro esistenza sulla ricerca del dialogo per la questione curda è l’unica possibilità di composizione pacifica di un problema che riguarda tanto la Turchia quanto altri paese del bacino mediorientale quali la Siria, l’Iran e l’Iraq”.