• 13/06/2016

Promuovere in sede internazionale ed europea un’iniziativa politica finalizzata a favorire la piena affermazione dei diritti costituzionali in Turchia compreso il ripristino della immunità parlamentare a garanzia del libero esercizio del mandato di rappresentanza per i deputati di ogni parte politica. E’ questa la sintesi di una interpellanza che vede il deputato parmigiano del Partito democratico Giuseppe Romanini come primo firmatario, nei confronti del ministro degli esteri Paolo Gentiloni. L’appello è poi stato sottoscritto anche da decine di altri parlamentari.

Romanini, anche presidente dell'intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo curdo, ha dichiarato: “Credo che il Governo Italiano debba far sentire la propria voce in Europa perché la decisione di Erdogan di revocare l’immunità parlamentare colpirà in particolare almeno 50 dei 59 parlamentari rappresentanti dell’Hdp, il partito filocurdo che nel giugno 2015 è tornato in Parlamento superando la soglia di sbarramento del 10%, che ora rischiano l'arresto con accuse di terrorismo e sostegno al Pkk”.

Secondo Romanini “è importante che l’Europa, ma anche l’Italia, si impegnino per modificare questa decisione. E’ impossibile ignorare il fatto che questa iniziativa politica, che comprime i diritti parlamentari delle minoranze in Turchia, sia stata approvata a pochi giorni dalla conclusione di un importante accordo con l’Unione Europea per la gestione dei flussi migratori, accordo che si basa sul riconoscimento della Turchia come ‘Paese terzo sicuro’ o come ‘Paese di primo asilo’ per quanti arriveranno poi in Grecia. Su questo tema c’è già stata una ferma reazione politica, in particolare in Germania, mentre per il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, si è trattato di ‘colpo alla democrazia turca e alla libertà politica’. Crediamo – conclude Romanini – che anche il ministro Gentiloni debba fare tutto il possibile per evitare un ulteriore accentramento dei poteri in capo al Presidente della Repubblica”.