• 02/11/2015

La vice presidente della Camera: abbiamo il diritto-dovere di vigilare sul rispetto dei fondamentali diritti democratici

“La schiacciante vittoria del partito di Erdogan arriva dopo una campagna elettorale drammatica, segnata da violenze e da una stretta senza precedenti sulla libertà di stampa. Il risultato è anche in gran parte figlio di questo clima, di una propaganda governativa che ha cercato di identificare l'opposizione - e in particolare i curdi - con i rischi di instabilità e con la minaccia terroristica. Ora si apre una fase oggettivamente molto delicata poiché, se da un lato l'Akp potrà senza problemi dare vita ad un governo stabile, dall'altro è prevedibile che Erdogan non rinuncerà a cercare i numeri per una modifica costituzionale dai risvolti preoccupanti sotto il profilo democratico”.

Così la vice presidente della Camera commenta i risultati delle elezioni in Turchia.

“La lotta contro Daesh, la necessità di ricercare assetti più stabili e pacifici in questa area del mondo, l'emergenza dei profughi che fuggono dalla guerra e dal terrore – continua - tutto questo richiede il coinvolgimento dei principali attori regionali inclusa ovviamente la Turchia. Al tempo stesso i paesi occidentali, e l'Europa in particolare, non possono restare indifferenti di fronte all'evoluzione della situazione politica in Turchia”.

“Proprio perché questo Paese è un alleato indispensabile nella lotta al terrorismo in Siria e in Iraq, abbiamo il diritto-dovere di vigilare sul rispetto dei fondamentali diritti democratici - conclude - e di spingere Erdogan e il suo partito verso una gestione responsabile della vittoria elettorale”.