• 11/10/2015

“Perchè il processo di consolidamento dell'Unione politica si realizzi in maniera efficace è necessario che siano contrastate le tendenze populiste ed euroscettiche”. Sono le parole con cui l’Onorevole Marina Berlinghieri, presidente della XIV Commissione Politiche Ue alla Camera, delinea l’azione dell’Italia nella visione europea, alla luce dll’ultimo articolo a firma del Sottosegretario Gozi sull’Agenda italiana per riformare l’Europa. “Dobbiamo impegnarci per dimostrare concretamente ai cittadini europei i vantaggi dello stare insieme e, allo stesso tempo, evidenziare i rischi che possono derivare da un'inerzia che si trascina nel tempo e che rischia di relegare l'Europa a un ruolo marginale a livello internazionale. Per questo motivo- prosegue la parlamentare PD- è indispensabile che i Parlamenti svolgano una funzione attiva, promuovendo tutte le sedi di confronto e discussione utili ad aiutare i cittadini europei a capire la reale portata delle sfide da affrontare e per comprendere appieno rischi e vantaggi delle scelte che siamo chiamati a compiere. Nella fase che si deve aprire, che non esito a definire "costituente" ai fini di una vera e propria Unione politica dell'Europa, i Parlamenti sono dunque chiamati ad agire con la massima sollecitudine”.

“I prossimi anni - come dichiara la Berlinghieri - vedranno gli Stati membri impegnati nel trovare risposte comuni a questioni strategiche quali il governo dei fenomeni migratori, l'elaborazione di politiche per contrastare il cambiamento climatico, il rafforzamento della legittimità democratica dell'euro, la stabilizzazione delle aree vicine, il contributo a una nuova governance mondiale, lo sviluppo di una nuova politica industriale e la ricerca continentale, oltre che il rafforzamento della politica di difesa dei diritti fondamentali.

Per far fronte a tutto questo- riflette l’onorevole bresciana- l'Europa dovrà aumentare l'integrazione politica attraverso il rafforzamento della legittimità democratica delle sue Istituzioni. E' inutile illudersi: non ci sono risposte adeguate che si limitino al livello nazionale e che possano prescindere dalla dimensione europea alle questioni che dobbiamo affrontare e che appartengono alla sfera della globalizzazione. I nostri interlocutori (Stati Uniti, Cina, India, in primo luogo)- prosegue- hanno dimensioni largamente superiori a quelle dei singoli Stati membri dell'Unione europea: l'avanzamento dell'integrazione è un obbligo, non una scelta!

Queste considerazioni valgono in primo luogo per il Parlamento italiano che, tradizionalmente, tra i Parlamenti europei, ha sempre svolto un ruolo attivo particolarmente incisivo ed è tuttora fra i parlamenti più forti e attrezzati anche per quanto concerne il rapporto coi rispettivi governo”.

Nel pensare all’Italia e al ruolo da protagonista che si vuole avere, la Berlinghieri non ha difficoltà nel concludere nel ribadire che in questo percorso “ è necessario continuare a lavorare per costruire una vera politica europea italiana. Lavoro che - come ha ben detto il Sottosegretario Gozi nell'articolo pubblicato di recente- Governo e Parlamento hanno già avviato fin dal loro insediamento, dando piena attuazione agli strumenti legislativi in essere e che ha portato il nostro Paese a farsi promotore della dichiarazione comune dei Presidenti delle Camere di Italia, Francia, Germania e Lussemburgo sottoscritta a Roma nei giorni scorsi. Costruire una vera politica europea del nostro Paese è' il modo concreto per costruire il nostro futuro di cittadini europei e di cittadini del mondo”.