• 15/07/2015

Il pacchetto di proposte adottato dalla Commissione europea sull’Unione per l’energia costituisce un’iniziativa cruciale per il perseguimento di alcuni dei principali obiettivi dell’Ue. Mi riferisco al rilancio della competitività e della crescita dell’economia europea, attraverso la riduzione dei prezzi dell’energia per l’industria, a un suo ammodernamento e all’attuazione di una politica attenta ai cambiamenti climatici e ambientali, al rafforzamento del ruolo internazionale dell’Unione, mediante la riduzione della sua dipendenza da determinati combustibili, fornitori e rotte di approvvigionamento. È un risultato positivo, frutto di un lavoro congiunto in cui abbiamo posto l’attenzione sulla necessità di affrontare il tema energetico senza sganciarlo da altri problemi cruciali, quali la sicurezza degli impianti energetici, della gestione dei flussi migratori, della diversificazione dei fornitori. Un tale approccio, infatti, produrrebbe benefici evidenti soprattutto nel bacino del Mediterraneo, in considerazione delle rilevanti fonti energetiche di cui diversi Stati sono dotati e delle evidenti correlazioni della politica energetica con la stabilizzazione del Mediterraneo e con gli stessi flussi migratori. Infine, importante è stato l’impegno di colmare i divari esistenti tra i Paesi europei a causa dell’attuale costo diversificato dell’energia, per fornire una base di partenza uguale per tutte le aziende nell’Unione europea.

Lo afferma Marina Berlinghieri, deputata del Pd e componente della commissione Politiche Ue.