• 22/07/2015

«Un approccio strategico al tema della responsabilità sociale delle imprese è sempre più importante per la loro crescita e competitività, prima ancora che per la società. Imprese socialmente responsabili basano la propria attività creando ed elevando, nel lungo termine, i livelli di fiducia tra i lavoratori, i consumi e i cittadini. Ciò facendo, determinano un contesto in cui le stesse imprese possono innovare e crescere, prevedere meglio e valorizzare le aspettative della società e le condizioni operative in rapida trasformazione».

Sono le parole con cui la deputata Marina Berlinghieri, capogruppo Pd della commissione per le Politiche dell’Unione Europea, spiega il suo punto di vista sul tema della responsabilità sociale di impresa, regolata dalla direttiva 2013/34/Ue che entro il 2017 passerà da “comportamenti assunti spontaneamente da parte delle imprese” a “obbligo di legge” a cui le aziende dovranno attenersi anche sulla base della nuova direttiva 2014/95/Ue. Berlinghieri, forte dei numeri che confermano la validità delle azioni finora compiute, guarda al tema della rsi come a un’opportunità di crescita basata sulla qualità.

«Ciò che si chiede – spiega Berlinghieri – è una vera rivoluzione culturale. Per raggiungere gli obiettivi è necessaria la sensibilizzazione delle imprese sui temi della sostenibilità, che si basa su tre paradigmi: ambientale, sociale, finanziario ed economico delle PMI e delle grandi imprese. In vista della conclusione dell’iter di recepimento della nuova direttiva, credo che questo sia il momento giusto per promuovere incontri sul tema che coinvolgano, come è avvenuto in quello organizzato nei giorni scorsi dai colleghi Coppola e Scuvera, i soggetti interessati e gli stakeholder. Solo collaborando e interagendo, si riuscirà a non esser sempre agli ultimi posti delle classifiche europee».